...che muta
incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi
l'andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora
cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo
passo. Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra con il
dio della morte prima dell'alba. Perché quel vento non è qualcosa che è
arrivato da lontano, indipendente da te. È qualcosa che hai dentro. Quel
vento sei tu. Perciò l'unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel
vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far
entrare la sabbia.
(Murakami Haruki, Kafka sulla spiaggia)
che atmosfera poetica si respira anche in questo tuo blog!
RispondiEliminaMi sto appassionando molto a Murakami, ho appena finito di leggere "La ragazza dello Sputnik"...mi è piaciuto, mi ha appassionato, mi ha conquistata...per la seconda volta.:-)
Cosa hai letto di lui? Io ho iniziato con Tokio blues Norwegian Wood e me ne sono innamorata.. anche se forse il mio preferito rimane Dance Dance Dance.
EliminaAdoro le sue atmosfere surreali, le sue descrizioni del cibo, l'ambientazione già di per se' così diversa rispetto al mondo occidentale cui siamo abituati..
Adoro gli alberi innevati! E Kafka sulla spiaggia è nella mia lista desideri, anche se ho un po' paura ad affrontarlo...
RispondiEliminaNo, perchè? Se hai letto qualcosa di Murakami, non resterai delusa; se è la prima volta che ti accosti a lui, direi che è una scelta azzeccatissima per conoscere il suo stile e il suo "mondo"... Mi dirai poi se ti è piaciuto!!! ^_^
EliminaCiao Letizia, ho letto Tokio Blues e La Ragazza dello Sputnik, entrambi molto belli e profondi...conto sicuramente di leggerne ancora!
RispondiEliminaUn abbraccio♥
Cristina