.... "Hanno bisogno di vedere i corpi per ricordare?" Domandò Angel "Non se lo ricordano ogni volta che si girano per parlare con i loro cari e scoprono che non ci sono più?"
"Sono sicuro che sia così, signora. Ma i nostri figli che sono troppo giovani per ricordare avranno bisogno di quel posto per non dimenticare, e i figli dei nostri figli che verranno dopo. E molti turisti da altri paesi ci sono già stati per vedere quello che è successo. Molti Wazungu hanno firmato il registro dei visitatori."
<...> "E tu, Binaisa?" Domandò Pius "cosa sei riuscito a scrivere?"
"Non ci crederai, Tungaraza, ma ho scritto solo due parole, le stesse he molti Wazungu avevano già scritto. Mi sento in imbarazzo a dire quali sono."
" 'Mai più'?" suggerì Gasana "Le ho viste scritte più e più volte sul registro"
"E' la stessa cosa che si disse quando vennero chiusi i campi di concentramento in Europa." commentò Angel "Ti ricordi, Pius? 'Mai più' era scritto ovunque in quel museo dove andammo in Germania."
"E se allora quelle parole avessero significato qualcosa, non sarebbero più esistiti posti come quello dove siamo appena stati, oggi, con registri dove la gente può continuare a scrivere 'mai più'" Osservò Pius.
"Hai ragione, Tungaraza, e le parole che ho scritto oggi hanno poco valore, lo stesso che avevano tanti anni fa. Di sicuro in futuro ci saranno altri massacri nel mondo, dopo i quali qualcuno scriverà su un registro 'mai più' - e di nuovo quelle parole non significheranno niente. <...>"
GAILE PARKIN, "Africa Social Club" - il Memoriale del Genocidio in Ruanda